IL PUNTO DELLA SETTIMANA #18

  • Home
  • /
  • News
  • /
  • IL PUNTO DELLA SETTIMANA #18

IL PUNTO DELLA SETTIMANA #18

Scritto il 29/03/2024

Se esistesse un uovo di Pasqua dell’Opes, bisognerebbe sbizzarrirsi con le sorprese da poter trovare dentro. Alcuni chiederebbero la partita sempre alle 20, magari nell’impianto preferito, con luci funzionanti e docce calde; altri una quota campo pagata, la possibilità di ritardare, tesseramenti gratuiti. C’è chi chiederebbe il voto nel tabellino per finire qui, impresso tra queste righe; chi un arbitro diverso e un altro risultato da quello ottenuto; chi chiederebbe una coda del campionato, e poter giocare ancora più; chi vorrebbe finire ora e tagliare la testa al toro prima del tempo. Pochi neanche mangerebbero il cioccolato, onde evitare il rischio sia indigesto prima del match. Molti si abbufferebbero, per poi pentirsene dopo felicemente. Che sia al latte o fondente, poco cambia. Tutti starebbero lì a scartare quell’uovo nell’impaziente attesa di sapere cosa ci sia dentro.
E chissà se qualcuno non vorrebbe trovarci il consueto Punto della Settimana…

SERIE A
In quella bolla l’Olmoponte ha fatto una fatica iniziale tremenda. Ma ha sempre combattuto, continuando a sbattere e con qualche soddisfazione talvolta come la vittoria fondamentale in chiave salvezza contro il Celta Vino. Bardelli ricama il successo; Treghini salva l’abito. Che il Rayo avrebbe potuto dire la sua, era evidente fin dall’inizio e contro il Vendemmia il segnale è certo: nel 3-2 firmato Bindi-Daniel c’è tanto orgoglio e tanta forza. Così anche tanto rammarico, per un campionato sfuggito nel sottobosco delle partite più insidiose e importanti, dove i fucsia hanno mostrato di avere la costanza decisiva. E in quel sottobosco aleggia l’ottimo Gianduiotti, che batte l’Atletico Valcerfone grazie alla doppietta di Bove e continua a dire la sua all’esordio ormai collaudato in campionato. Al ritorno di Rossi, il Full Eagles vince e manda anch’esso un segnale di what if: Gozzi dirige la rotta, e il Papaya affonda nonostante i tentativi di Ricciarini e Ristori. A tavolino e ormai al tappeto perde il Boca Iene, che si è arreso prima ancora di combattere.

SERIE B
Lo Scarsenal sente l’acqua alla gola e in fondo la paura della retrocessione è tanta. Col Bagnoro un punto sembra buono, ma potrebbe non bastare: a Vlad risponde Galli e servirà qualcosa di più per rimanere a galla. Nessuna pietà per il Textila, che soccombe 15-1 contro lo Skenderbeu sempre più avviato alla meritata vittoria del campionato. Gjoka e Voja tra le firme più evidenti. Ma il successo è di squadra, è totale. Non cede il Vllaznia e onora lo splendido percorso battendo il Dante 6-3. Al solito, Agushi trascina i suoi e Skuqi si accoda con eleganza. L’Irish vive una di quelle serate magiche e decisive per la casuale serie di eventi, una serata reboante e in stile anni ‘90: i tre punti contro il Gibernau sono oro colato come birra dalla bocca dei verdi. Nappini Marco segna una tripletta, Nappini Saverio condisce gli arrosti con svariati tunnel, Parrini para il parabile e si adatta all’epoca, figlio di un tempo diverso. Tutto bello e in secondo piano, quando per la prima volta compare Liparulo nel tabellino e la salvezza non pare più un miraggio. Tavanti redarguito per una sigaretta di troppo, fumata per l’ansia di una panchina ancora in mano a Tiezzi. Ultima e sempre più sola l’Isola che non c’è, abbandonata da tutti al suo destino; lo Schioppenaghen ci fuma sopra e lascia in terra il filtro: nell’aria si respira la tripletta di Bianchi.

SERIE C1
Il Dream Team è rinato, e il merito è di un Caroti in grande spolvero, linfa fresca e vitale per l’ultima parte della stagione. Dini la certezza, Bubbico onora la panchina che da scricchiolante ritorna salda. Il Bis-Easy dalla maledetta andata a tavolino ha perso ormai la testa. Arriva, eccome se arriva, il Tanto un S’Ariva trascinato da Innocentini e Brilli. Senesi fa cinque reti nel successo per 10-3 contro gli Arroghandi, e si conferma principe di una sposa ripresa e comunque bella, nonostante l’andamento alterno. Ci proverà fino all’ultimo il San Leo, dal cuore grande che batte delle reti di Paciotti e Martinelli. Troppo solo “Goatsparini”, inguaribile romantico e sempre lì, sempre scolpito sul tabellino. Sandu e Calugaru sono il segreto chiaro a tutti del Giotto, la coppia da cui è nato gran parte del successo: a farne le spese è il San Donato, sconfitto 10-5. Il Tortajax è ancora vivo e s’aggrappa a Burzigotti per avere ancora una speranza. I Distillati perdono tutto, ed ora si fa realmente dura.

SERIE C2
1+No Goal il risultato tondo, convincente della Cupola che vince 10-0 contro i Botoli Ringhiosi. Giorgi incanta, Caneschi gioca come alla PlayStation, e i Botoli quittano in campo e tiltano di testa con due espulsioni. Pareggiano Underdogs e Scarponi 4-4, con le rispettive reti di Marinelli e Concialdi, dividendo la posta e l’esperienza di anni. I Boss cadono vittima dell’imbroglio del Team di Uliano, per mano di Tuci, che segna una tripletta e ha le spalle coperte da Meoni. Lo Scrofiano è lo studente già brillante che non smette di stupire, continua a studiare e macina voti meritatamente: di Frasci la firma sul taccuino di Maccy, come un diario privo di note e ricco di complimenti per la bella annata trascorsa. Al solito i Leone in campo si sentono e ruggiscono, fermando i Porcinai in un 4-4 teso ed equilibrato. Rimandata al dopo Pasqua Red Demons-Polletti.

SERIE D
L’Atalanda è Gikoka dipendente e dalle sue sei reti dipende il successo contro l’Herta Birrino (11-6). Badii e Buracci stendono l’Atletico Grillones e non subiscono gol; il passivo è comunque leggero, salvato dalle parate di uno stupefacente Mori. Nei giorni della resurrezione il miracolo più grande stava per arrivare dal Lino Banfield, sconfitto 5-3 ma con una pelle venduta carissima: Falsini salva la faccia del Venere. Orlandi al timone di una Fenice indomabile strapazza il Panchester. Nel derby col Galasocaray orgoglio Boca, redivivo e sorretto dalla tripletta di Rossi e dagli interventi dell’empatico Sorbini, fermatosi a preoccuparsi, di tanto in tanto, delle condizioni degli avversari in campo, ma amici fuori. Fosca firma il successo capolavoro del Bsi che batte la capolista Team Z, alla prima sconfitta stagionale, ma comunque spedita verso il titolo. Torna Indietro